R-BELL IND O PR-SE-PIE
Recensione
La commedia, oltre a riprodurre fedelmente lo spirito più tipico della “nojananità” è portatrice con sé di un bel messaggio natalizio di concordia e di amore, nonostante le incessanti scaramucce ed i continui dissidi (“U r-bell”, appunto) dovuti alla fragilità umana che non ha né tempo e né luogo e che ci porta a guardare sempre i difetti altrui, senza mai guardare ai propri e a litigare tra noi. La vicenda, che vede come protagonista un bambino nojano di 8-9 anni di nome “V-tucc”, narra di una tipica famiglia nojana nella quale ogni nojano medio può immedesimarsi, in cui, oltre a V-tucc, ci sono il padre contadino, la madre casalinga e la nonna (la madre del padre del protagonista). I protagonisti, nonostante la vicenda si consumi durante il periodo di Natale, passano il loro tempo tra i litigi continui tra la madre e la nonna del protagonista, i capricci del protagonista stesso e gli eccessi di collera del padre, sempre molto irritato. Durante la notte, V-tucc sogna i pupi del suo presepe che prendono vita e parlano, si arrabbiano e litigano tra di loro esattamente come accade a casa sua. Ma poi, grazie all’intervento degli angeli (dal protagonista tanto invocati nel suo presepe) e alle loro parole, essi si fermano e smettono di litigare. Quando si alza, V-tucc chiama i suoi genitori e sua nonna davanti al presepe perché vuole fargli notare che ci sono gli angeli che, con il loro messaggio di pace, hanno posto fine “alla r-bell” ed i suoi e sua nonna che, in un primo momento, sembrano distratti e in procinto di riprendere a litigare tra loro con le loro solite storie, alla fine, si abbracciano tutti insieme e sono felici di stare uno accanto all’altro.
Scheda tecnica
Nome: R-BELL IND O PR-SE-PIE
Scritta da: Rita Tagarelli
Tipo: Commedia
Durata: 1h 30m
VIDEO
GALLERIA FOTO
Le foto sono state scattate durante gli spettacoli, di gennaio 2012, messi in scena con la partecipazione dei bambini dell'Associazione l'Abbraccio di Noicattaro.